Dati dei "payroll" deboli a settembre ma forti ad agosto, sospetta la revisione di quasi trentamila unità in più rispetto alle circa 160,000 originarie. Confindustria spende tante parole sulla crescita ma nessuno osa mettersi contro la Banca Centrale Europea che continua a prestare soldi alle banche ma non fa niente per l'economia reale. Il livello di cambio, come spesso sostenuto dai tedeschi, ha effetti disnflazionistici e ora i livelli di Inflazione in Europa sono ben sotto l'asta del 2% considerata desiderabile dalla Bce. E' chiaro che da parte americana il cambio debole e' la vera ragione per le operazioni di quantitative easing, visto che più che lavoro temporaneo non si riesce a creare. Anche tutti i banchieri centrali degli altrii blocchi, Gran Bretagna, Svizzera, Giappone, Australia, Corea, Zelanda, hanno fatto tutto quello che potevano per indebolire la loro divisa. Qui poichè così le borse salgono, tutti zitti. Cosa succede alle aziende non interessa a nessuno, soprattutto a Confindustria.
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