Diminuzione mensile di mezzo punto percentuale per i prezzi alla produzione in Germania per il mese di settembre. Il dato è ancora più sconcertante se si pensa alla grande corsa delle materie prime , il cui prezzo è espresso in dollari (comunque inflazionistica nonostante il dollaro debole - il petrolio è più che raddoppiato, l'euro si è rivalutato del 20% contro dollaro), segno che le retribuzioni reali e quindi il potere d'acquisto dei consumatori sono in netta diminuzione. Se la BCE continua a non intervenire, questa volta con forza, per indebolire l'euro, ci troviamo con tutta probabilità di fronte ad "un decennio perduto" di deflazione e stagnazione, come fu il caso per il Giappone. |