Giovedì la BCE può al massimo dire che prolungherà i programmi di acquisto e che in via temporanea sforerà la quota destinata ai titoli di stato italiani, anche se in contraddizione con le regole previste per il quantitative easing e le procedure di intervento su singoli stati (OMT). La reazione sui mercati sembra del tutto composta e riteniamo a breve inizieremo a vedere forti speculazioni sulla eventuale uscita dell'Italia dall'euro, il che potrebbe rafforzare la divisa unica. Gli americani se volgiono riportare a casa l'industria pesante la devono rendere competitiva e un indice del dollaro ai massimi storici da quindici anni non aiuta. Non è escluso che la Fed si prenda ancora tempo per alzare i tassi, contrariamente a quanto è dato per scontato da tutti gli analisti. |