Versione per stampa |
20-12-2018
Fed, Peccato d'Orgoglio
Previsioni di crescita pù alte di quanto si aspettassero gli operatori e previsioni sull'nflazione leggermente più basse non si rconciliano perfettamente, nel primo discorso di Powell un po' confuso. Una giornalista ha posto esattamente questa domanda, come mai se il tasso di Inflazione rimane sotto le stime ci fosse bisogno di rialzare i tassi. In America l'obettivo della banca centrale, a differenza che in Europa, è duale ovvero mantenimnto dell'Inflazione e attenzione alla crescita economica ed è prevalso nel dscorso di Powell questo secondo. Il bilancio complessivo di titoli detenuti dalla banca centrale americana continuerà a ridursi e tutta la politica monetaria sarà affidata a variazioni sui tassi e anche questo non è particolarmnete piaciuto agli operatori di borsa. Nel complesso una uscita che sembra più un modo per ribadire, è stato detto più volte in conferenza stampa, che non vi sono influenze politiche e questo è decisamente apprezzabile. Forse qui però la reazione è stata più forte dell'Azione: si apre il fianco ad eventuali recriminazioni di Trump qualora l'economia si mostri meno forte di quanto ieri la Fed abbia previsto. Sulla borsa e sui cambi ancora c'è da soffrire, anche se iniziano a leggersi valutazioni più corrette su titoli molto penalizzati, ieri su General Electrc. La scelta dei titoli rimane fondamentale e la borsa è davvero molto interessante, ma certo la Fed ieri non ha dato una mano. |