06-01-2010

FIAT

I recenti dati economici hanno dato impulso ai settori ciclici come l'automobilistico. Come ricordava nei giorni scorsi il premio Nobel Paul Krugman, larga parte dell'apparente miglioramento e' dovuto alla ricostituzione delle scorte di magazzino. La situazione del mercato immobiliare statunitense e quella dell'impiego, i due dati fondamentali da cui dipende in via principale l'andamento di lungo periodo dell'economia americana, ed in ultima analisi della borsa, non sono per niente migliorati.
Fiat e' risalita da un minimo del 2009 sotto i quattro euro, nonostante fatturati in discesa del 21% per i primi nove mesi del 2009, ha una situazione debitoria in peggioramento a circa 2,5 volte i Mezzi propri e
nonostante tutto il supporto politico che questo comporta, ha nel Tesoro americano, ansioso di dismettere le proprie partecipazioni in aziende e banche, un socio in Chrysler estremamente scomodo.
Qualche mese fa Marchionne, che conta in Italia come negli Stati Uniti nel supporto sindacale, aveva dichiarato che senza un nuovo giro di incentivi il futuro dell'industria automobilistica sarebbe stato drammatico.
Come e' noto questo sito si allinea alla posizione di Krugman nel pensare che il recente mioglioramento dei dati economici sia temporaneo.
Il settore automobilistico sara' tra i piu' penalizzati allorche', finito l'effetto degli stimoli posti in essere dai vari governi, le borse entreranno in una nuova fase di correzione.

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