L''azienda torinese ha riportato ieri risultati superiori alle stime degli analisti a livello di fatturato (un milione di auto vendute nel secondo trimestre, anche se il concetto di venduto corrisponde a quanto consegnato al concessionario, sempre in aumento con i nuovi modelli, che poi gestisce l''eventuale invenduto), che di EBIT. L'Utile netto è stato un po' peggiore delle attese a causa dell''alto livello di tassazione. L'azienda ha inoltre comunicato accordi commerciali in Russia con Severstal per la distribuzione di Ducato ed in Cina con Saic e Chongqing per l'assemblaggio di veicoli industriali e la costruzione di motori per lo stesso settore. Gli accordi si aggiungono a quelli già siglati in India con Tata di cui si può trovare nota con il nostro motore di ricerca. Ha infine alzato le stime di EBIT per il 2006 a 1,85 Miliardi di Euro. Ieri molti analisti hanno valutato entusiasticamente il terzo trimestre di utile per il gruppo, le cui uniche aziende in rosso rimangono Comau e Maserati. A nostro parere, ma l'anno scorso il nostro giudizio sul titolo si è rivelato errato in termini di performance di borsa, l'azienda presenta rischi strategici che nell'ordine sono: 1) L'assenza, dopo la rottura con General Motors di motori di nuova generazione (a nostro parere in cinque anni la larga parte dei paesi industrializzati utilizzerà in percentuale significativa automobili a motori misti idrogeno/benzina, dove Toyota è leader di mercato). 2) La conseguente dipendenza da mercati poveri, in particolare dall' America Latina ) La quota del 18% di capitale detenuta dalle banche. In questo contesto si inserisce l'ipotesi Quotazione di Ferrari che nei desiderata di Marchionne dovrebbe raccogliere almeno 4 Miliardi di Euro, a nostro parere una follia. Con tutte queste considerazioni e sicuramente voce fuori dal coro, riteniamo Fiat a 10,8 euro completamente prezzata. |