La notizia che nuove emissioni obbligazionarie della casa automobilistica sarebbero garantite dallo stato stupisce ed indigna. Per prima cosa è difficile pensare che la scorsa settimana, sull'ipotesi di accordo con Chrysler, i vertici del gruppo non ne fossero già informati. Vero che l'indotto del gruppo dà da mangiare a centinaia di migliaia di persone, ma è vero anche che la piccola media azienda riesce ad ottenere poco o nessun credito dal sistema finanziario. Gli aiuti pubblici andrebbero concertati all'interno di un piano di programmazione economica, non sulla base di antichi privilegi. Così facendo si condanna l'Italia ad un contributo sempre più marginale alla ricerca e sviluppo (l'Italia risulta tra gli ultimi posti per brevetti depositati nell'ambito dei paesi più industrializzati). Verrebbe poi da domandarsi come mai al presidente del gruppo torinese sia stato concesso il privilegio di partecipare ai progetti sull'alta velocità in veste di imprenditore. Dopo tutto le rotaie su cui correranno i treni del signor Montezemolo sono state pagate dai contribuenti. O si tratta di un servizio pubblico oppure le ragioni addotte per salvare Alitalia suonano pretestuose. |
05-07-2018
Titoli cinesi massacrati dalla svalutazione dello Yen in particolare le aerolinee
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04-01-2018
Ottimo andamentO del titolo alla nostra selezione Gran Bretagna (inclusa nel portafoglio mondiale). il mercato inglese di gran lunga il più interessante in Europa, sino a che l'euro rimane a questi livelli insostenibili per l'industria esportatrice di area euro
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24-11-2017
Grosso balzo di questa nostra selezione al portafoglio emergenti. La debolezza del listino cinese dei giorni scorsi crea opportunità. Nostro portafoglio emergenti più 52% da inizio anno, le opportunità grosse in borsa sono lì non in Europa
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14-11-2017
Tra le aziende industriali a non soffrire (a differenza della nazionale di calcio) della "sindrome di Stoccolma". Forte presenza in Oriente, ora a prezzi molto interessanti.
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15-09-2017
L'azienda cambia completamente le regole del mercato con l'introduzione di accordi sui voli low cost a lungo raggio. Un'altra ragione per cui Alitalia non si risolleverà mai
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