30-04-2009

Fiat-Chrysler, come temevamo

Qualche settimana fa scrivevamo delle nostre perplessità sulla fattibilità dell'accordo ("Fiat/Chrysler, le illusioni pericolose") . Le ragioni erano quelle che portano oggi Chrysler vicino alla procedura fallimentare.
La comunicazione sui temi della crisi Finanziaria da parte della amministrazione americana ha cambiato faccia in due mesi; prima molto realistica, al limite del pessimismo, ha invece accompagnato questa corsa delle borse con toni troppo rassicuranti. Oggi sembra quasi che il fallimento di Chrysler sia propedeutico all'accordo con Fiat ( du cui i vertici del Lingotto si dicevano certi ieri).
La seconda delusione arriverà dai risultati dello stress test sulle banche americane; li l'amministrazione si è proprio sparata nei piedi. Se il test doveva essere eseguito, lo si doveva fare in silenzio. Così, ora che dalle dichiarazioni di Fed si apprende che almeno sei delle prime diciannove banche sono in difficoltà, o se ne sanno i nomi, il che farà piovere le vendite su quei titoli oppure si scatena un fenomeno di panico generalizzato.
Più dura questa corsa drogata delle borse peggiore sarà la correzione.
Una cattiva informazione fa tanti danni quanto una cattiva politica.


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