Grecia sicuramente nell'agenda del G8 di questo fine settimana, dove speriamo gli Stati Uniti riescano ad esercitare la necessaria pressione a che lo statuto della BCE venga riconsiderato, per consentire appunto un adeguamento del mandato a comprendere l'obiettivo di sostegno diretto alla crescita. Ieri dal FMI arriva l'invito alla BCE ad abbassare i tassi. Si tratterebbe di un passaggio formale, le banche anche se si abbassa il tasso di sconto a zero non impresteranno un euro di piu', ma e' un passaggio obbligato prima di ricorrere a misure di "quantitative easing", ovvero di sostegno alle economie tramite la creazione di nuova moneta. Senza un cambio di corso non si puo' piu' andare avanti, ieri la borsa italiana ha chiuso vicino ai minimi storici ed in assenza di accordo politico occorre che almeno la BCE provi a fare qualcosa. In questo momento dare consigli su cosa fare e' molto difficile ma se si ha liquidita' disponibile forse qualche intervento mirato sulla borsa italiana si puo' iniziare a fare. Le idee sono sempre quelle, societa' industriali poco indebitate con fatturato diversificato a livello mondiale e presenza in settori sostenibili. Ai livelli raggiunti ieri, leviamo quindi il condizionale siamo decisamente compratori di Unicredit, in base alle considerazioni svolte in precedenza sulle banche italiane. |