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14-02-2008

Formula vincente, premiate le medie aziende italiane

Capita spesso che questo sito riceva domande sull'andamento storico dei titoli che sarebbero stati selezionati sui mercati europei in base alla "formula vincente". Riteniamo che un' analisi a ritroso mal si applichi ad un mercato così giovane, soprattutto nel caso italiano dove molte medie capitalizzazioni non hanno una storia di borsa molto lunga. I dati che esponiamo qui di seguito non sono quindi volti a cercare di dimostrare la qualità del metodo, ma piuttosto ad indicare che anche in periodi di borsa pessimi ci si può accostare al mercato senza farsi del male..
Dei titoli italiani che abbiamo profilato nella nostra sezione analisi titoli, tutti apparsi prima o poi nella sezione TOP 100 (o subito sotto, come nel caso di Brembo), dieci sono quelli che hanno comunicato i risultati nel corso dell'ultima settimana: Buzzi, Saes Getters, Mariella Burani, Esprinet, Interpump,Guala Closures, Astaldi, Sogefi, Brembo, Biesse. Di essi, tutti rappresentativi della media imprenditoria italiana, quella che ha costruito sulle proprie forze, sette hanno comunicato risultati migliori delle aspettative. Il nostro primo commento su uno di questi titoli è del 29 Novembre e riguarda Mariella Burani. Da allora il mercato italiano ha perso un po' più del 16%. I successivi profili si sono succeduti più o meno con cadenza regolare nel corso degli ultimi 2 mesi e mezzo. Dal momento che il mercato non è lontano dai suoi minimi del periodo sarebbe quindi ragionevole ipotizzare che in media i titoli abbiano perso la metà del mercato ovvero l'8%. Invece la media di questo campione ha guadagnato, dal momento in cui ogni singolo titolo è apparso nella sezione analisi titoli, circa l'1%.
Il periodo non è abbastanza lungo ed il campione è troppo piccolo, ma si possono trarre alcune indicazioni:
- meglio investire gradualmente, in accordo con la formula proposta. Se il mercato scende si perde meno del mercato, se il mercato sale e la selezione titoli è buona si può sperare in risultati migliori della media.
- i titoli con buoni fondamentali e a buon mercato in media non deludono troppo. Riceviamo spesso richieste preoccupate di utenti che sulla base della lista da noi compilata hanno comprato titoli che stanno perdendo, magari parecchio, ma il metodo è fatto per funzionare in media, non sul singolo titolo.
Più importante di tutto, la media azienda italiana, che non merita che si spendano altri 400 milioni di Euro in nuove elezioni, da cui per l'Italia che produce non possono arrivare grandi novità, ha un'enorme energia vitale, nonostante tutto.

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