Il plagio di ieri della Le Pen, sarebbe bastato citare Fillon invece che plagiarlo per conquistare parte dei suoi elettori, la ridicolizza in modo difficile da recuperare, ma uno sguardo ai numeri consente di comprendere la ingovernabilità del paese. Gli elettori di Melenchon per due terzi, sondaggio popolare indetto dallo stesso Melenchon non voteranno o voteranno scheda bianca: fa circa il quattordici per cento. Gli elettori della Le Pen erano il ventuno per cento cui si sommano i voti del candidato arrivato sesto alle elezioni, un altro cinque per cento. circa la metà degli elettori di Fillon non andà a votare o si asterrà, un altro dieci per cento. In pratica almeno il cinquanta per cento dei voti è rrimediabilmente contro Macron anche se non necessariamente a favore della Le Pen e questo rende praticamente impossibile mettere insieme una maggioranza in grado di governare a giugno. Senza la gaffe di ieri della Le Pen la corsa all'Eliseo sarebbe stata tutt'altro che scontata; ma la elezioni d Macron, ieri politologi di corte si azzardavano a paragoni a metà tra Kennedy e Obama e arrivava la investitura di Varoufakis, altro golden boy della sinstra europea, segneranno con ogni probabilità la fine della stagione dell'"extend and pretend", del tirare in là, che ha segnato l'Europa dell'ultimo decennio con conseguenze devastanti sulla distribuzione della ricchezza. |