09-05-2017
Francia, Subito Stop dalla Germania
| Molto, molto vecchio il programma di Macron in tema di integrazione europea. La armonizzazione delle politiche finanziarie europee non è lontanamente concepibile se il debito non viene "socializzato" ovvero pagato in parte dai paesi forti oppure la crescita e le poltiche fiscali non si assomigliano un po' ovunque. Sul primo punto ieri la Merkel, forte dei successi elettorali, ha chiarito che la Germania è contraria all'emissione di Bond europei per finanziare il debito di paesi come la Francia o l'Italia: e così sarà a meno che la Merkel perda nettamente le elezioni: ma di Tedeschi favorevoli a farsi carico dei debiti altrui non ce ne sono molti neanche tra i sostenitori di Schultz. L'altra possibilità prevederebbe una revisione della spesa pubblica drastica, soprattutto in Italia, cosa a cui nessun politico vuol mettere mano (nemmeno in Grecia) perchè attraverso la macchina pubblica si controlla il sistema dei voti. La Francia farà marcia indietro sulle sue istanze di flessibilità e si accoderà sempre di più alle volontà tedesche. Di novità neanche l'ombra. Non vi sono molte alternative concrete ad una Europa a due velocità, dove per opportunismo politico la Germania potrebbe ammettere la Francia al tavolo dei forti, a patto di un programma che con quello che racconta Macron non abbia nella sostanza molto a che fare. Sicuramente gli estremismi non sono benvenuti ma le conseguenze sociali del cosiddetto neoliberismo economico, con mercati finanziari sempre in salita e trasferimento del costo del riaggiustamento sulla classe media, non sono migliori di quelle dei vari populismi. |