Da gennaio 2015, quando in un giorno il franco svizzero si rivalutò di circa il quindici per cento sino alla soglia della parità conto euro, non si erano visti questi livelli. I tassi stanno salendo negli Stati Uniti, il decennale è al 2,4%, a marzo era stato brevemente sopra il 2,5% e l'aspettativa per domani è che Draghi annunci un allungamento del QE con quantità più basse: un puro effetto cosmetico che si spera rallenti la corsa dell'euro. Nella teoria economica della parità dei poteri di acquisto, che ha molto senso ma funzionava quando sul mercato dei cambi non giravano volumi che rappresentano cento volte l'economia reale, una divisa si rivaluta rispetto a un'altra per il differenziale di tassi a suo sfavore: il ragionamento sottostante recita che se un paese paga tassi di interesse più alti la sua divisa dovrà svalutarsi contro la divisa di un altro paese sino al punto in cui lo stesso paniere di beni "costa" uguale nei due paesi. Leva Finanziaria e QE hanno levato significato ha molti concetti economici sensati: ma la Banca Centrale Svizzera vende franchi contro dollari e euro da molti anni per abbassare il cambio e ha un bilancio che vede all'attivo una quantità di azioni americane che si aggira intorno agli ottanta miliardi di dollari, il quindici per cento del Pil svizzero, circa dieci mila dollari di azioni a testa inclusi i bambini https://www.forbes.com/sites/johnmauldin/2017/06/22/the-swiss-national-bank-owns-80-billion-in-us-stocks-heres-the-catch/#1a31649b5362. E' ragionevole attendersi, visto che ora il franco svizzero si è svalutato parecchio, la borsa americana è ai massimi e la banca centrale svizzera detiene riserve valutarie https://data.snb.ch/en/topics/snb#!/cube/snbbipo pari al Pil svizzero, che a un certo punto assiteremo ad un'altra giornata come nel 2015, in cui in una seduta il franco fa un salto del dieci per cento. Se succederà la la banca centrale non avrà più strumenti per indebolire l cambio. |