24-03-2016

Fusione Popolari, Azionsiti di Bpm Grandi Perdenti

Il comunicato è di difficile interpretazione e il linguaggio definitivo per qualcosa che deve passare ancora dalle assemblee e dalla approvazione definitiva della Bce. Il miliardo di euro di aumento richiesto al Popoalre dovrà risultare in capitale prima della fusione il che vuol dire che anche se si emettessero obbligazioni subordinate, dovrebbero avere scadenza prima della fusione, che dovrà avvenire dopo la trasformazione in Spa. Su questo sembrerebbe che la Bce non abbia aperto a negoziazioni. Non sembra ci siano nè limiti al diritto di voto nè l'impegno delel fondazioni a sottoscrivere l'aumento in forma riservata. Con ogni probabilità quindi l'aumento passerà dal mercato.
L'operazione è diluitiva per i gli azionisti del Popolare e dannosa per quelli della Milano che cos' si vedono rifilato il 46% di un pacchetto di sofferenze lorde di circa 11 miliardi di euro.
Oggi passa al vaglio dei sindacati di Bpm, da cui arriveranno i maggiori esuberi. Difficlile capire se alla conta dei voti che arrivano da dipendenti che potrebbero rimanere a casa, in assemblea la maggioranza voterà a favore.
Così come difficile immaginare la reazione dell Borsa, a giudicare da quello che si legge nel comunicato nascerebbe la terza banca italiana con presenza nelle zone più ricche. IMI è già uscita con un obiettivo di prezzo, è probabile che parteciperà al collocamento, di quasi 17 euro per il Banco Popolare.
Anche perchè l'operazione viene data , dal comunicato stampa, per scontata http://www.gruppobancopopolare.it/investor-relations/comunicati-price-sensitive-2/

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