03-08-2005

Gli Stati Uniti ritornano ai bond trentennali

Il Tesoro americano ha annunciato oggi che riprenderà ad emettere obbligazioni a trent'anni sulla base della forte domanda di debito pubblico americano da parte degli investitori cinesi. La mossa è estremamente logica dato che con una curva dei tassi di interesse praticamente piatta e tassi storicamente bassi gli Stati Uniti possono rifinanziare parte del loro crescente debito (approssimativamente 600 Miliardi di dollari all'anno) a condizioni estremamente favorevoli.
Poichè il deficit commerciale con la Cina è di circa 150 Miliardi di dollari, è ragionevole ipotizzare che il dragone sottoscriva una quota analoga di debito pubblico americano (se uno stato ha un deficit commerciale con l''estero, tale sbilancio deve essere controbilanciato da un eguale afflusso di capitali presso il paese debitore, verosimilmente di circa il 25% dell''''intero stock. D'altra parte incoraggiare gli investitori esteri a diventare stabilmente creditori dello stato comporta rischi. Ad un certo punto gli Stati Uniti dovranno consentire ai cinesi di comprarsi le loro aziende gioiello pur di vedersi finanziare un debito pubblico che non sembra diminuire, nonostante gli sforzi di Bush per contenere gli oneri di uno stato sociale che già offre molto poco ai suoi cittadini meno abbienti.


Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *