19-12-2005
Google alla conquista di Aol
 Il Wall Street Journal nel fine settimana riporta come oramai conclusa l'acquisizione del 5% di American On Line, portale di Time Warner, da parte di Google. Il prezzo pagato attibuisce a Aol un valore di 20 Miliardi di dollari. Aol ha visto il numero dei suoi sottoscrittori diminuire recentemente a favore di altri provider di banda larga, ma le entrate pubblicitarie sono molto salite nei primi sei mesi dell'anno. Si stima che già oggi Aol rappresenti circa il 3% del fatturato di Google, attraverso il meccanismo di condivisione dei ricavi sulla pubblicità che Google indirizza ai vari portali con i propri motori di ricerca. Siamo ancora più ottimisti, dopo questa notizia, sul futuro di Time Warner, perchè è ora possibile vedere più chiaramente delle forti sinergie tra la sua divisione media e quella internet rappresentata appunto da Aol. |
Segnala un amico
Altri articoli da questa sezione
|
07-01-2022
Il gruppo farmaceutico britannico fornisce un divdendo del 5% (su cui con il Regno Unito non si pagano ritenute alla fonte, dunque niente doppia imposizione). Probabilmente meno rischioso di una obbligazione.
Selezione separata di titoli inglesi al portafoglio mondiale.
|
|
27-10-2021
Eccessiva la forza della divisa britannica, alla luce anche della nuova emergenza pandemica apriamo posizione in acquisto euro sterlina
|
|
18-10-2021
I tassi sono saliti più che in qualsiasi altro posto e la ripresa è più lenta del previsto
|
|
14-07-2021
I dati di inflazione di ieri in America mostrano rialzi diffusi dei prezzi dei fornitori, non a incontrare una maggiore domanda ma a cercare di compensare per le perdite pregresse. Invece hanno corso i titoli del comparto semiconduttori che anticipano di solito la ripresa economica. Ancora valore al titolo del comparto al nostro portafoglio mercato emergenti.
|
|
18-06-2021
Nessun effetto sulle borse dalle decisioni della Fed ma finalmente l'euro sembra imboccare una strada discendente. Apriremo posizioni al portafoglio cambi contro altre divise, che hanno ancora più potenziale di apprezzamento. Sull'Italia da privilegiare ora gli esportatori, qualche cambio possibile al portafoglio
|