In questa nuova ondata di euforia degli ultimi due giorni nessuno spende un cenno sul fatto che da venerdi' scorso i rendimenti sul biennale greco sono saliti di cinque punti percentuali, mentre sono anche ai massimi in Portogallo ed Irlanda. La situazione e' evidentemente aggravata dalla mancanza di coordinazione sui tassi tra Bce e Fed. Lontano dal combattere l'inflazione, che e' invece generata dalla continua liquidita', quella a costo zero, che la Bce eroga alle banche, il differenziale dei tassi a breve ha creato una situazione speculativa per cui la forza dell'euro spinge in maniera piu' che proporzionale sul prezzo delle materie prime (la correlazione tra cambio euro/dollaro e prezzo del petrolio e' fortissima). Di petrolio ce n'e' quanto se ne vuole, al punto che l'Opec ha tagliato la produzione nel fine settimana scorso, ma la BCE sembra piu' interessata a fare un favore alle sue protette (l'altro giorno Ghizzoni di Unicredit diceva che l'aumento dei tassi "vale" per l'istituto tre cento milioni di euro all'anno, evidentemente prelevati dalle tasche dei risparmiatori) che ai problemi dei cittadini di quei paesi sotto attacco, che stanno vivendo una situazione di sacrifici insopportabili. Prima o poi si dovra' procedere alla ristrutturazione del debito greco; piu' tardi avviene, peggiori i sacrifici per tutti i paesi con gravi problemi di debito. Ma i banchieri centrali oggi pensano piu' alle loro future nomine che al bene comune. |
31-10-2022
Estendiamo la nostra promozione di acquisto sui portafoglio obbligazionario e azionario Itaia al prezzo combinato di 100 euro sino al due novembre
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29-08-2022
Azienda che capitalizza meno del suo fatturato e ha una posizione finanziaria equilibrata
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11-02-2022
L'inflazione ha certamente raggiunto il picco e le letture sono furovianti perché incorporano precedenti cadute dei prezzi. Ma in molti se ne approfittano. Per tutti gli alti e bassi che vedremo non vi è alcuna alternativa all'investimento azionario
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07-01-2022
Il gruppo farmaceutico britannico fornisce un divdendo del 5% (su cui con il Regno Unito non si pagano ritenute alla fonte, dunque niente doppia imposizione). Probabilmente meno rischioso di una obbligazione.
Selezione separata di titoli inglesi al portafoglio mondiale.
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05-01-2022
Chiudiamo l'operazione al portafoglio obbligazionario, utile di oltre il dieci per cento per chi ha detenuto queste obbligazioni nel corso dello scorso anno
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