Torniamo per l'ultima volta su questa pantomima dove o Calenda non ha letto i piani delle due cordate, quello di Tata Steel prevedeva meno licenziamenti complessivi e minore impatto ambientale ma bisognava fare un favore a Banca Intesa, o adesso si sta comportando da ipocrita. In entrambe i casi è un pessimo ministro. Gli unici soldi sul piatto sino ad ora sono quelli sequestrati ai Riva e chi si ricorda l'acquisizione di Arcelor da parte di Mittal sa che questi ci va giù pesante. Calenda farebbe meglio a stare zitto, il piano è stato approvato dalla sua compagine governativa e o è così o l'acciaieria chiude (e sarebbe un bene, fare acciaio in Italia non ha molto senso) e con il milardo e mezzo sequestrato ai Riva si fa qualcos'altro. Ma come con Altalia qui i sindacati hanno ancora modo di ergersi a difensori dei lavoratori. Poi finisce comunque così ma lo lo stato e le parti sociali avranno fatto la loro bella figura. |