Nel vertice tenutosi a Tunisi nei giorni scorsi si è discusso dell''opportunità che la gestione dei domini e degli indirizzi Internet venga gradualmente passata dall''attuale controllo statunitense (attraverso l''organizzazione no profit Icann) ad una concertazione internazionale. Gli Stati Uniti si sono dichiarati disposti a questo passaggio graduale sopratutto su pressione dei paesi in via di sviluppo, in particolare Brasile e India, che invocano una maggiore attenzione al problema del divario di informazione tra paesi ricchi e poveri (il cosiddetto digital divide) e della gestione dell''informazione; i principali portali di informazione statunitensi collaborano per esempio oggi di fatto con il governo cinese evitando di affrontare temi sensibili, quali la richiesta di maggiori diritti democratici da una parte consistente della popolazione colta. In un scenario di gestione più libera delle fonti di informazione ma anche di controllo su alcune forme di disinformazione (la messa in rete di scene di violenza e di messaggi fondamentalisti), ci attendiamo l''ingresso di nuovi operatori nel campo della gestione dell''informazione, soprattutto in paesi quali l''India ad elevato sviluppo tecnologico.