Passata ieri come una non notizia ieri su Unicredit le richieste di chiarimento di un fondo sulla contabilizzazione delle obbligazioni convertibili, questione che non è irrilevante e rigurada tre miliardi di titoli portati, secondo il fondo ingiustamente, a Mezzi propri. Da lì la reazione negativa delle banche, anche quella di Intesa che pure è uscita con una buona trimestrale. Trump difende la scelta con quello che sta succedendo in Siria e l'influenza oramai dominante che l'Iran esercita sul paese. Per molti commentatori è oramai un dato di fatto cui non si può rimediare. In aggiunta le richieste dell'Argentina al Fondo Monetario sono corpose, trenta miliardi e faranno inevitabilmente uscire le voci di chi è poco rappresentato nel consiglio del fondo, soprattutto gli Orientali. Possibile una fiammata sui titoli delle energie rinnovabili, se il petrolio rimane a questi livelli, ma difficilmente in questi momenti gli investitori fanno ragionamenti razionali. Interessante ora il nostro portafoglio obbligazionario, dove tra esposizione dollaro e brevi scadenze su Messico e Brasile si possono davvero spuntare buoni rendimenti. |