Come nel caso della Grecia, quando il costo del debito pregresso raggiunge certi livelli (nel caso dell'Irlanda il decennale intorno all'8%) si può anche ridurre il debito sino ad annullarlo che comunque lo stock di debito pregresso unito agli interessi continua a crescere a ritmo esponenziale, tanto da non diventare rimborsabile. La Germania pressa da alcuni giorni perchè l'Irlanda faccia ricorso ad aiuti; l'unica possibilità sembra il Fondo Monetario Internazionale perchè il fondo europeo di stabilità, che ha, altro scandalo delle società di Rating, recentemente ricevuto la tripla A, i soldi non ce li ha. Germania e Francia si trovano d'accordo da qualche giorno nel chiedere che siano gli stessi risparmiatori a pagare per il costo di questi salvataggi. In altre parole se si presenta un altra Grecia, o Irlanda, parte dei titoli di stato in mano ai risparmiatori diventano carta straccia. Come più volte abbiamo detto, la Grecia quasi all 11% di rendimento sconta già un'ipotesi che circa il 20% del debito sia irrimborsabile, per cui sarebbe meglio dirlo. Se in settimana l'Irlanda dovesse chiedere aiuto, le sue obbligazioni potrebbero correre per qualche giorno, ma poi il testimone che è già passato da Grecia e Irlanda, arriva al Portogallo. Lo scenario più probabile è che quindi le prossime aste portoghesi vedano domanda solo a tassi enormemente crescenti e che si inizi quindi a discutere di salvataggi su Spagna e Italia. Ci aspetteremmo quindi che gli Spread tra titoli di stato italiani e bund tedeschi continuino a salire. Eviteremmo dunque in toto di detenere titoli obbligazionari in euro. Per idee su titoli obbligazionari nelle divise che preferiamo, ovvero dollaro canadese e real brasiliano, rimandiamo ai nostri servizi di consulenza di cui al bottone in alto a destra in home page del sito. |