Non dovrebbero essere rimasti in molti a pensare che l'operato della Banca Centrale Europa non pesi in modo negativo sugli attuali livelli inflattivi. Questa settimana si era innescato un processo virtuoso, incoraggiato dalle parole del governatore della Fed Bernanke che per la prima volta dall'inizio del mandato si è espresso con preoccupazione per la debolezza della divisa americana, il prezzo del petrolio e di varie derrate alimentari avevano incominciato a riportarsi verso livelli fisiologici. E' bastata però mezz'ora di retorica da parte del suo omologo Trichet per far ripiombare i mercati nei problemi; poche ore dopo l'allusione a possibili rialzi nei tassi di interesse europei, secondo il governatore della Banca Centrale Europea destinati a combattere l'Inflazione, il petrolio, una delle componenti che più spiegano l'attuale processo inflattivo, ha messo a segno un rialzo del 11% in qualche ora; abbastanza forse per tacere anche quelli che sostengono che gli aumenti del prezzo del greggio dipenda dalla domanda (la domanda non cresce dell'11% neanche in un anno). Sull'altro fronte inflattivo, quello delle derrate alimentari la riunione della Fao a Roma ha visto l'assemblea dividersi tra i sostenitori della tesi secondo cui la domanda spingerebbe i prezzi al rialzo (cosa su cui comunque non ci sarebbe molto da fare se non aumentare l'offeta, visto che si tratta di cibo) e quelli che, come questo sito, ritengono che molto sia spiegato dalle politiche protezionistiche di vari paesi produttori. I mercati finanziari sono popolati da due tipi di partecipanti: quelli che comprano e vendono per motivi fondamentali da una parte e gli speculatori dall'altra. La prima categoria fa fatica a leggere la situazione, perché è ad esempio chiaro che i due principali banchieri centrali si muovono in direzioni opposte.La seconda specula sulla confusione che la mancanza di riferimenti chiari nelle istituzioni genera. A livello di azienda, la teoria economica ha insistito nell'ultimo ventennio sino all'esasperazione sul lavoro di squadra come elemento critico di successo.Le istituzioni che invece si occupano di fenomeni macroeconomici, dalle banche centrali agli organismo non governativi, continuano a comportarsi come vicini di casa che litigano alla riunione di condominio. |