Non vi sono dubbi che la linea al Movimento Cinque Stelle la detti ancora Grillo che qui, con argomentazioni anche di un certo interesse mette in discussione il parametro su cui si basa tutta la discussione in sede europea del rispetto da parte dell'Italia di certi criteri Pil-e-un-concetto-che-non-ha-piu-senso-guardare-oltre-e-poi-ricorda-15-anni-fa-chiamai-prodi/4260539/">https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/29/grillo-Pil-e-un-concetto-che-non-ha-piu-senso-guardare-oltre-e-poi-ricorda-15-anni-fa-chiamai-prodi/4260539/. Come già è stato con la proposta sul reddito di cittadinanza da parte del candidato ministro del lavoro dei Cinque Stelle, ci si concentra più sul modo di misurare le grandezze che sul trovare le coperture. Nel caso del reddito di cittadinanza, la tesi è che siccome coloro che si iscrivono alla popolazione attiva aumenterebbero, aumenterebbe anche il Pil teorico (la misura presa in considerazione da Bruxelles per fare quadrare i conti), dunque diventa più facile rispettare i parametri europei di rapporto debito/Pil: aumenta il numeratore (per diciassette miliardi secondo le stime del Movimento), ma il Pil teorico aumenta di più. Piccolo inghippo: i debiti sono veri e di oggi il Pil teorico è appunto teorico. Lo stesso vale con il discorso di Grillo. E' verissimo che il Pil non misura cose che andrebbero misurate e ne misura altre (il contributo della economia criminale) che non andrebbero prese in considerazione. E che cosi' come è concepito tende a dare sempre più importanza all'economia di carta e a favorire la parte più ricca della popolazione (il settanta per cento del Pil nelle economie occidentale è finanza). Ma qualche cosa a garanzia del debito , che abbia un valore economico scambiabile, bisognerà pure metterla e se non è il Pil saranno sicuramente altre cose (le opere d'arte?, gli immobili?): dire che il latte materno dovrebbe entrare nella misura di ricchezza di un paese è probablmente condivisibile, ma nessuno accetta a garanzia dei debiti delle amministrazioni pubbliche il latte materno. In sintesi, siccome nessuno dei programmi elettorali, dalla estrema sinistra alla estrema destra, è sostenibile sul piano delle coperture, si cercano modi diversi di contabilizzare le grandezze per renderle sostenibili. Un po' come le banche fanno con le loro sofferenze. Pur con alcuni elementi apprezzabili sul piano del pensiero, questa discussione non potrebbe che portare allo scontro frontale con Bruxelles. Siccome Grillo è intelligente, ci sembra probabile che si cerchi di formare un governo di breve durata basato su battaglie ideologiche che non sono percorribili se non fuori dall'euro e che questo porti a maggior insofferenza verso la burocrazie europea. Sino a nuove elezioni e con una nuova legge elettorale, e una maggioranza molto più consolidata intorno a un crescente diasgio verso le norme europee: solo a quel punto chi governa metterà mano ai privilegi della macchina pubblica, ma ci vorranno mesi se non anni. Nel frattempo non crediamo che investire sulla borsa italiana sia razionale. |