Forse il vertice è stato toccato oggi dal presidente di Confindustria che ha trovato nell'incertezza di questi giorni, durata ventiquattro ore, un buon motivo per cui il Pil possa deludere al ribasso dello 0,2%. La tecnica di comunicazione, prima impaurire poi concedere sollievo, consente di far inghiottire i bocconi più amari ai cittadini. Noam Chomsky ha ben sintetizzato il processo http://www.linkiesta.it/blogs/cavoletti-di-bruxelles/noam-chomsky-e-il-decalogo-sulla-mistificazione-della-realta Anche sul mercato statunitense arriverà tra qualche giorno l'accordo sulla riapertura delle amministrazioni, anche là gli investitori saranno sollevati, non importa se poi i dati di disoccupazione continuano a peggiorare (già si dice che i dati sui payroll non potranno essere diffusi venerdì a causa della chiusura degli uffici: anche nelle richieste di sussidi alla disoccupazione, da quando la Fed ha prolungato le operazioni di mercato aperto, vi è sempre un problema"tecnico" per cui i dati non sono disponibili). In Italia il quadro sarà completo quando la commissione incaricata di valutare la decadenza di Berlusconi sarà "costretta" con ogni probabilità a una posizione interlocutoria, visto che spetta al senato, probabilmente non ancora ricostituito nella nuova maggioranza, l'ultima parola. Pazienza se la disoccupazione giovanile è al quaranta per cento e da oggi la pressione fiscale è aumentata di dieci miliardi, mentre la macchina pubblica è riuscita in sei mesi di governo a risparmiarne 1,8. Avremo probabilmente un nuovo governo, altrettanto inutile. |