La settimana borsistica a Piazza Affari è stata caratterizzata da una prevalenza della domanda, nel contesto di volumi di scambi sostenuti. Le contrattazioni hanno risentito in scarsa misura del nuovo alto livello delle quotazioni petrolifere, pervenute fino ad oltre 57 dollari al barile. Di questo fatto hanno approfittato in maniera particolare i titoli del relativo comparto. Il greggio è schizzato verso l''alto dopo il forte calo delle scorte statunitensi e malgrado l''annuncio ufficiale dell''aumento delle quote di produzione dal versante Opec, a partire da luglio. Quest''ultima notizia, ancorché già ampiamente scontata, non ha avuto l''effetto di rassicurare il mercato sui rischi di sbilanciamento tra offerta e domanda. A Milano, l''attenzione è rimasta focalizzata sul cosiddetto risiko bancario. L''accordo di fusione appena concluso fra Unicredito e la tedesca Hvb ha giovato ai titoli di Piazza Cordusio. In salita le Ras, dopo la conferma che la mega aggregazione citata non avrebbe determinato una rottura dell''alleanza di banca-assicurazione esistente con l''istituto di Profumo. Hanno anche contribuito all''ascesa della compagnia dell''ex a. d. Mario Greco indiscrezioni secondo cui sarebbe possibile che la controllante Allianz lanci un''opa per togliere il gruppo assicurativo italiano dal listino. La comunicazione della flessione delle vendite nel mese di maggio ha tolto smalto alle azioni Fiat. Sembra che gli operatori si siano lasciati influenzare dalle notizie circolate a proposito del regresso della quota di mercato che, per la casa automobilistica torinese, é scesa in Italia dal 7.3% al 5.5% sempre a maggio. Un dato, questo, che è stato accompagnato da quello dell''arretramento registrato nella domanda in riferimento allo stesso periodo. L''indice Mibtel chiude a quota 24''938, in salita dell''1.07% rispetto all''ottava precedente. a cura di Corner Banca www.cornerbanca.ch |