Piazza Affari ha evidenziato nella settimana in esame una tendenza ascendente. In linea con le altre piazze finanziarie europee, gli operatori hanno mostrato di non essere stati condizionati dai recenti luttuosi avvenimenti di Sharm el Sheikh. Un chiaro motivo di sostegno si è in generale riscontrato in una serie di favorevoli risultati trimestrali pubblicati da importanti aziende. Dal canto suo, il petrolio ha esercitato nuovamente una certa pressione, essendo risalito di poco sopra quota $ 60 al barile: si è avuta in proposito una flessione delle riserve americane di greggio in misura superiore alle attese. Sempre riguardo agli Usa, decisamente positivo si è rivelato il Beige Book della Fed, che ha confermato come la crescita interna stia proseguendo ad un ritmo solido, l'Inflazione rimanga contenuta ed il mercato del lavoro riesca a confermare i miglioramenti già evidenziati negli scorsi mesi. L'avvenimento di maggior portata per la Borsa milanese nel periodo è stato senza dubbio il sequestro preventivo d'urgenza delle azioni AntonVeneta in mano alla Banca popolare italiana ed agli altri concertisti. In seguito, la Consob ha disposto la sospensione delle Opa lanciate dalla Popolare italiana in direzione del capitale di AntonVeneta, senza dunque attendere il provvedimento di convalida del Gip sul blocco dei titoli in detenzione alla Bpi ed ai suoi alleati, deciso lunedì dalla Procura del capoluogo lombardo. Per Abn Amro, che da mesi contende all'istituto guidato da Fiorani il controllo della banca padovana, si tratta di un altro punto a favore, che giunge a poche ore di distanza dalla riconquista del consiglio di amministrazione di AntonVeneta. Una vittoria di tappa scontata, anche se tutti sanno bene che il "giro" è ancora lungo e potrebbe riservare molte sorprese. L'indice Mibtel chiude a quota 25'772, in salita dello 0.53% rispetto all'ottava precedente. (a cura di Corner Banca) |