26-09-2005

La settimana borsistica internazionale al 23 settembre

Le principali piazze finanziarie internazionali hanno manifestato una certa
debolezza nell’ottava appena trascorsa. A determinare in misura prevalente
l’atteggiamento degli investitori è stata l’ennesima corsa su alti livelli delle quotazioni del greggio, a sua volta condizionata dalle apprensioni che il
sopravveniente uragano Rita possa seriamente danneggiare le installazioni
petrolifere nel Golfo del Messico.
A livello valutario, il dollaro americano ha guadagnato terreno, grazie soprattutto ad una frenata del prezzo dell’oro nero sul finale.
Sempre sostenuti i preziosi, con il metallo giallo che ha messo a segno un progresso.
In generale, non è piaciuto oltremodo il nuovo rialzo dei saggi direttori ad opera della Federal Reserve, ma soprattutto la volontà dello stesso ente di proseguire nell’orientamento gradualmente restrittivo sulla politica monetaria.
L’istituto d’emissione statunitense ha così ritenuto prioritario l’impegno
anti inflazionistico rispetto a quello volto ad assecondare la crescita congiunturale interna.

Le Borse del Vecchio continente sono riuscite a riportare flessioni inferiori alle omologhe di Oltreoceano. Sotto pressione, a più riprese, sono apparsi i titoli del comparto assicurativo, a causa dei citati allarmi meteorologici, mentre miglior tenuta hanno palesato i valori del comparto energetico.

Negli Stati Uniti, si sono rivelati migliori delle aspettative dati come le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione e il superindice dell''economia.
Secondo esperti i dabnni causati dal maltempo avranno un impatto negativo sul prodotto interno Usa, per cui da previsioni di +4.1% e +3.5% nei trimestri terzo e quarto si passa a più contenute espansioni di 3.6% e 3.1%.

L’indice guida della Borsa nipponica ha fatto registrare un buon apprezzamento, superando i 13''000 punti per la prima volta in più di 4 anni.
Sono stati anche registrati in due sessioni i massimi livelli di volumi di scambi nella pluridecennale attività del mercato azionario locale. Il tono di fondo è stato supportato da diversi elementi: l’accordo raggiunto in un consesso internazionale con la Corea del Nord in termini di non proliferazione nucleare, indiscrezioni
in merito alla possibilità che il Governo nazionale pianifichi un rialzo nelle aspettative quanto alla dimensione degli investimenti in conto capitale e la proiezione espressa dalla Banca centrale su un prossimo superamento della deflazione.
(a cura di Corner Banca)


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