Cronache dai mercati finanziari Il Punto Le principali piazze finanziarie internazionali hanno evidenziato nellottava appena trascorsa la tendenza ad un certo Consolidamento. Tutto sommato, comunque, gli operatori hanno mostrato di assegnare maggiore enfasi alle prospettive di crescita delleconomia e degli utili aziendali rispetto ai timori connessi al trend tuttora ascendente dei saggi dinteresse. Sul fronte valutario, si sono misurate diverse oscillazioni. Il dollaro Usa, dopo un rally iniziale, ha ceduto parzialmente terreno nei confronti delleuro, riportando per contro un apprezzamento nei confronti dello yen. È proseguita la corsa verso lalto dei metalli. Il prezzo delloro è addirittura ritornato su livelli non più visti dallinizio degli anni 80. È proseguito anche lincremento delle quotazioni petrolifere, giustificato dalle rinnovate tensioni in Nigeria e da flessioni su base settimanale nelle scorte di benzina e di prodotti distillati. Fatto cruciale della settimana è stato il provvedimento della Fed, che ha portato i tassi sui fondi federali al 4.75%, quindicesimo rialzo consecutivo e valore più alto degli ultimi 5 anni. Se questa mossa era ampiamente scontata dal mercato, anche a seguito delle dichiarazioni rilasciate da diversi membri dellistituto demissione qualche tempo addietro, preoccupati più per una possibile accelerazione dellInflazione piuttosto che da una frenata congiunturale, molto atteso era il comunicato post riunione. Il testo ha ricalcato, in senso lato, lo stile Greenspan, recitando che ulteriori strette creditizie potrebbero rendersi necessarie per centrare il duplice obiettivo di stabilità dei prezzi e crescita economica. Per la Banca centrale si prospettano dunque mesi di attenta vigilanza. Tutto ciò potrebbe essere valutato in un ulteriore aumento dei tassi di riferimento il prossimo 10 maggio, a cui farebbe seguito un periodo di tregua. info: Cornèr Banca |