Incredibile ieri, anche se giuridicamente la sentenza è ineccepibile, che la Consulta abbia invocato il principio di eguale trattamento dei lavoratori per sancire l'incostituzionalità dei prelievi straordinari stabiliti per un triennio dal precedente governo sui redditi dei funzionari pubblici con stipendi superiori ai novanta mila euro (compresi quelli dei magistrati che siedono in Consulta, in spregio a qualsiasi disciplina sul conflitto di interesse). Nessuno ha eccepito lo stesso principio per la riforma del lavoro, dove chiaramente i dipendenti pubblici sono trattatati con maggior favore http://www.blitzquotidiano.it/economia/dipendenti-pubblici-privilegi-licenziamenti-risarcimenti-1225541. Resta poi il fatto che dovrebbero essere gli stessi funzionari interessati, non esiste un paese al mondo dove il capo della polizia guadagna oltre seicento mila euro all'anno ad aderire ai prelievi volontariamente, se la Consulta decide di applicare la costituzione a seconda delle circostanze. Nella legge di stabilità spuntano infine nuovi tranelli. La nostra sensazione è che alla fine lo stato incassi di più invece che di meno da questa riforma che doveva invece favorire la crescita. L'annullamento delle detrazioni sarebbe con effetto sulle dichiarazioni di quest'anno, lo stato incasserebbe un paio di miliardi in più subito. L'aumento dell'Iva a metà anno anticiperebbe poi per cassa l'effetto delle riduzioni sull'Irpef, perchè gli acconti si pagano sulla base del reddito dell'anno precedente, pena multe salate se per caso, ipotizzando un minore introito per l'anno in corso , poi ci si sbaglia. Tutto questo non impedisce a Monti ieri da Bruxelles, di decretare che l'Italia raggiungerà il pareggio di bilancio nel 2013, nè di esprimere valutazioni entusiastiche sul preteso apprezzamento degli Italiani nei confronti del proprio governo. Quando chi guida un paese inizia ad autoincensarsi la democrazia è davvero in pericolo. |