Puntuale l'annuncio del gruppo Vivendi che invece che spingere nella direzione di una estenuante battaglia legale con Mediaset prova a diventarne azionista di peso; i giornali parlano di scalata ostile ma non ne saremmo cosi' certi. Con la sconfitta del Referendum la via per una centralizzazione delle partecipazioni in settori di interesse strategico tramonta e l'investimento di Enel in banda larga appare ora meno difendibile. Un gruppo come Vivendi che attraverso Telecom e Mediaset controllasse tecnologia e contenuti sarebbe davvero inattacabile, se non dall'Antitrust. E' difficile poi in questo momento per un governo che nasce debole ragionare su dossier così complessi: e davvero non ci stupirebbe che tutto sommato Berlusconi, se non il figlio, promotore della fallimentare iniziativa in Premium vedesse di buon occhio l'interesse di Bollorè. Di successori veri non ne ha |