Ieri più dieci per cento su Monte dei Paschi mentre i due azionisti storici, Caltagiorne e la Fondazione riducono le proprie quote di partecipazione. Non riusciamo davvero a immaginare a chi potrebbe interessare il quindici per cento della banca, se non forse alla Cassa Depositi e Prestiti che fa da collettore da anni per le partecipazioni dello stato che finiscono male. Dopo tante voci che abbiamo sentito in questi mesi su possibili aggregazioni con le due principali banche italiane, ci sembra sempre più vicino un piano di "nazionalizzazione" dell'istituto senese, che però non verrà senz'altro presentato come tale. Nella migliore tradizione del mercato, i titoli delle aziende sotto aumento (Enel Green, Unicredit, Fondiaria....) o in odore di cessione salgono, chissà come mai. L'opposto avviene normalmente su tutti i mercati azionari, a meno che un'azienda non sia oggetto di interessi ostitli. La Consob dovrebbe guardare con più attenzione a questi movimenti. |