Qualche giorno fa ipotizzavamo un rialzo del titolo sullo stralcio della banca dal processo Antonveneta. E' arrivato poi il piano industriale, ma soprattutto l'apertura di Profumo all'ingresso in azionariato da parte di altre banche, si parla di Intesa. Il governo come nel caso di Alitalia non ha nessuna intenzione di entrare nel capitale della banca con 2,5 miliardi: cercherà quindi di coinvolgere una delle principali banche italiane che nel frattempo potrebbero vedere rivalutati i propri coefficienti patrimoniali dal maggior apprezzamento delle quote detenute in Bankitalia ( su cui tra l'altro lo stato effettuerebbe un prelievo). Più facile che come nel caso di Alitalia e Fs, la banca faccia da partner industriale e che lo stato trovi il modo di vendere i suoi Monti Bonds alle stesse banche, che poi potrebbero piazzarli alla clientela in attesa dell'aumento di capitale. Il piano industriale è fantasioso, arrivare a guadagnare 900 milioni nel 2017 vorrebbe dire essere in grado di rimborsare i poco meno di 30 miliardi delle operazioni LTRO, smettere di pagare centinaia di milioni di euro sui Monti Bond (perchè appunto si trova un compratore diverso dallo stato) realizzare una plusvalenza sulle decine di miliardi di titoli di stato in portafoglio (per un commento esterno al piano http://ftalphaville.ft.com/2013/10/08/1660352/oh-the-sunny-uplands-of-italian-banking-turnarounds-thatll-be-e2-5bn-please/? Questo è un mercato dove salgono più le cattive società di quelle buone perchè è soprattutto su quelle che è necessario attrarre l'attenzione del popolo dei risparmiatori. Il titolo ha fatto il 20% in una settimana e a nostro parere non ha molto altro spazio di crescita. |