E'un classico della tradizione italiana, iniziata con la Prima Repubblica al tempo di Cagliari, che quando le cose proprio non si possono mettere a posto, si avvicendano i vertici. Viola insieme a Profumo che adesso fa il presidente della prima società di brokeraggio italiana che ogni giorno si pronuncia sulle banche compreso l'istituto senese, è già stato scagionato con procedura lampo dalla procura. Se la caverà con ogni probabilità con una liquidazione multimilionaria. Le responsabilità per la contabilizzazione dei Derivati la procura le ha già appunto esclusa: magra soddisfazione per l'investitore gabbato che la aveva invocata. Passera corteggia la posizione da tempo e ci sembra un candidato possibile, sicuramente gradito agli alleati di governo. Come diceva Tomasi tutto dovrebbe cambiare perchè niente cambi, un amministratore che davvero facesse gli interessi degli azionisti traghetterebbe l'istituto verso un commissariamento morbido che è meglio di questa lenta agonia. Ma la scelta ricadrà su uno dei soliti nomi tipo Passera, che presenterà l'ennesimo piano aziendale dietro altri compensi milionari. A nessuno fa più comodo crocifiggere uno solo, non ci crederebberp più neanche i milioni di risparmiatori danneggiati.
|