Wiedmann si affretta stamane a dare rassicurazioni che la Bce non abbasserà i tassi per combattere un euro forte, che a suo giudizio riflette una situazione di miglioramento dei fondamentali. Nel coomunicato vi è però una implicita ammissione, perchè d'altra parte afferma che l'euro forte è solo uno degli elementi per eventualmente valutare un abbassamento dei tassi. La preoccupazione per un processo inflattivo su cui le banche centrali perderebbero decisamente il controllo è evidente. La forte svalutazione competitiva dello yen è solo risultata, almeno sino ad ora, in un aumento veritginoso del prezzo del petrolio espresso in yen. Tornano allora interessanti investimenti obbligazionari su aree legate alle materie prime, tra cui senz'altro il canadese e l'australiano. Nei prossim giorni ribilanceremo il nnostro portafoglio obbligazionario per tenerne conto. |