I DATI DI MERCOLEDI 4 MAGGIO 2011
1. Dati economici USA: molti i commenti allindice ISM non manifatturiero di aprile (52,8 da 57,5), ma è incomprensibile; il dato per il GDP di giovedì scorso (+1,8%) era più che sufficiente per dichiarare il rallentamento delleconomia. Nel dettaglio: lindice ISM, che riflette gli umori dei dirigenti dazienda in settori come la finanza, la sanità, lo spettacolo, e copre il 75% del prodotto nazionale, ha toccato il livello più basso dal novembre 2008, mentre era atteso a 57,8; spicca il calo della voce ordinativi che è scesa di 11 punti, da 64,1. 2. Dati economici USA parte 2 ora, si tratterà di rifare i conti, e di corsa: oggi, tutti quanti, dal Governo, alle banche di investimento, hanno ancora un target per la crescita 2011 del 3,5%, ma nessuno è in grado di spiegare che cosa dovrebbe spingere la crescita oltre il 4% negli otto mesi restanti dellanno. E se la crescita non cè più?
a. per gli utili aziendali, il cambiamento sarebbe drammatico: i famosi 100$ per Azione sullindice S&P diventano magari 95, il P/E invece di 13,5 sale a 15, e poi ci sono gli utili 2012 insomma, tutto traballa b. per il rientro del deficit pubblico, le implicazioni sarebbero altrettanto drammatiche, e non soltanto per gli USA; vi rimandiamo a due note pubblicate ieri, nella sezione vale un minuto (USA) e nella sezione materie prime ed obbligazionario (Europa) c. per le Presidenziali del 2012, ovvero per Obama, il problema è serio: se grazie alleffetto Bin Laden aveva pensato di aumentare le tasse alle aziende, ora quella strada è diventata impraticabile. Bernanke ieri ha ottenuto lappoggio politico dei Democratici per tenere a bada lopposizione interna, ma risulta davvero impensabile oggi avviare un QE3 e indebolire ancora il dollaro, con lInflazione in alcune grandi economie (Brasile, India) sopra il 10%. Il rallentamento, dal 3% all1,5%, ad oggi appare inevitabile (ai Repubblicani va benissimo) e di ripresa sostenuta se ne parlerà forse nel 2013, dopo le elezioni. 3. Dati economici USA parte 3 loccupazione USA non va da nessuna parte (ieri +175 mila nel settore privato) perché la ripresa negli USA si è concentrata nel settore manifatturiero e nel segmento delle esportazioni, grazie al supporto fornito dalla Fed che ha inondato di moneta a costo zero i Paesi BRIC. Ma la crescita interna USA rimarrà inchiodata ai livelli attuali, fino a che non si vedranno nuovi occupati mensili nella misura di 400 mila per almeno un semestre. Se ne parlerà, forse, nel 2013. 4. Oggi parla la BCE: vi rimandiamo alla nota pubblicata ieri nella sezione Materie prime ed obbligazionario; segnaliamo, in aggiunta, che lindice PMI del settore servizi in Europa è calato pressoché dovunque, anche in Germania. Oggi parla anche la Bank of England e i mercati si aspettano che la BoE annunci tempi molto più dilatati per il rialzo dei tassi (oggi allo 0,5%);
Implicazioni operative a breve termine alle 07.53 del giovedì 5 maggio 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day, fornite ai sottoscrittori del nostro Servizio di Consulenza.
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