Trenta mliardi di investimento e trentotto miliardi di future tasse per Apple, che così trova un compromesso tra la richiesta di rimpatriare i duecentocinquanta miliardi di lquidità detenuti in Irlanda (che con il dollaro che continuava ad indebolisi sarebbero costati molto) e le aspettative irlandesi per nuovi impianti, che cosi' vengono cancellate. Ora è probabile che l'amministrazione americana (e la Fed per essa) prema di meno su un dollaro debole, perché ad Apple probabilmente seguiranno altre aziende (lo stesso Marchionne ha promesso investimenti da un miliardo). La debolezza ridicola del dollaro delle ultime settimane prende ora logica: seppure con metodi ricattatori non si può dire che Trump non abbia mezzi di convincimento. A livello d economia mondiale non si tratta certo di segnali dstensivi ma è indubbio ch a Trump sta riuscendo molto più di quanto fosse immaginato. Se il rafforzamento del dollaro prende corpo qualcosa in Europa si potrà guardare in particolare su aziende esportatrici. |