15-11-2016

Oro, Troppe Aspettative Inflazionistiche

Vi è qualcosa di inerentemente insostenibile nel quadro macroeconomico che è stato costruito intorno alla elezione di Trump: il tasso del decennale ha fatto una corsa davvero impressionante sulle aspettative di un forte incremento nella spesa pubblica e di riduzione delle tasse. Eppure tutte le volte che queste due variabili si sono materializzate, in presenza di un deficit di bilancio significativo come quello americano, la divisa si è sempre deprezzata. In Europa,  i tassi hanno parimenti iniziato a salire ma soprattutto nei paesi come l'Italia dove il Rischio apese è più elevato: le motivazioni per la crescita dei tassi qui sono il premio per il Rischio, non l'Inflazione.
In Germania i tassi salgono ma a livelli ancora bassissimi, quasi due punti di differenza sul rendimento del decennale con gli Stati Uniti: dunque gli investitori sembrano credere, in presenza di Spread con il BTP decennale crescente, che un'area euro che veda i paesi periferici in uscita diventi più forte.
Cosa c'entrino le aspettative inflazionistiche in questo quadro è difficile da vedere: l'Inflazione cresce o per cause monetarie e qui di liquidità le banche centrali ne stampano quanta ne si vuole eppure l'Inflazione non cresce, oppure perchè aumenta il reddito disponibile e francamente come questo possa succedere negli Stati Uniti dove larga parte delel fasce meno abbienti non ha i soldi per pagarsi lassicurazione sanitaria è dfficile da vedere.
Eppure nonostante tutte queste aspettative di ripresa dei prezzi l'oro è sceso non salito, tant'è che molti gestori ne consigliano ora l'acquisto.
La nostra sensazione è che queste aspettative siano state costruite per convincere gli investitori che la transizione tra le due amministrazioni americane sarà senza traumi: ora i gestori dei fondi sostengono che se i tassi salgono e le obbligazioni quindi perdono di valore, non vi è alternativa a mercati azionari in salita: come risultato la quota di azionario nei portafogli dei gestori è salita al 40%, un massimo storico.
In trent'anni d storia sui mercati non è mai successo che i tassi salgano, ina ssenza di una forte crescita economica e le borse salgano parimenti.
Questa volta non è diverso.

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