28-02-2007

Pensioni, il nuovo no dei sindacati

Tra le proposte del presidente del consiglio incaricato (uno dei punti definiti non negoziabili nel presentarsi alla fiducia delle camere), esiste quella di abbassare i coeficienti di trasformazione (ovvero la percentuale di stipendio che si traduce in pensione) di 7/8 punti percentuali, portandoli a poco più del 40% dell'ultimo stipendio. Subito e con la cecità che tristemente li contraddistingue da anni, i sindacati hanno erto scudi pesanti. Nessuno ha il coraggio in questo paese di dire ai 40/50 enni che nell'ambito dell'attuale sistema pensionistico, senza riforme strutturali, non vedranno neache una lira di pensione. L'argomento è troppo delicato perchè un qualsiasi politico lo affronti nei suoi veri termini e la risoluzione non è nè di sinistra nè di destra, è solo necessaria. Senza un governo di coalizione, che resista quindi alla sfiducia che demagocicamente gli verrebe opposta nel caso di vere riforme istituzionali, nessuna coalizione politica potrà affrontare seriamente i veri problemi del paese.

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