FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE (Aprile 09) Stima
delle perdite su crediti 2007 -2010 La prima serie di dati riassume le stime, per
il periodo 2007 2010, del FMI relative alle perdite su prestiti
originati nelle principali economie mondiali (US, Europa e Giappone). Rispetto al rapporto FMI dellottobre 08, tale
stima passa da 1400 miliardi di dollari a oltre 4000 miliardi di dollari (!).
Tale variazione è dovuta allinclusione (per la prima volta), delle stime
relative alle perdite su prestiti originati al di fuori degli Stati Uniti ed al
raddoppio delle perdite stimate su quelli originati negli Stati Uniti. FMI (Aprile 09) Ripartizione delle perdite
stimate tra istituzioni bancarie e non La seconda serie di dati riassume le stime, per il
periodo 2007 2010, dell FMI relative alle perdite su prestiti originati
nelle principali economie mondiali (US, Europa e Giappone), ripartite tra le
banche, le assicurazioni e altri soggetti finanziari. Il raffronto con il rapporto FMI dellottobre 08
non è significativo, in quanto, come precedentemente indicato, in detto
rapporto la stima delle perdite per il sistema è limitata alle sole perdite su
prestiti originati negli Stati Uniti. Ricordo inoltre che, non riportate nelle tabelle (disponibili per i lettori interessati), il
FMI stima, per le sole banche delle economie mature, USD 340 miliardi di
perdite su prestiti (diretti e rappresentati da titoli), concessi alle economie
emergenti. A fine 2008, le banche delle principali economie mondiali hanno
riconosciuto perdite per circa 900 miliardi di USD, e ricevuto infusioni di
capitale per circa 850 miliardi (di cui approssimativamente la metà da parte di
enti governativi). La Capitalizzazione borsistica del settore è passata da
3'600 miliardi di USD a circa 1'600 miliardi. A questo punto il FMI si pone lobiettivo di
valutare la solvibilità del sistema bancario alla luce delle potenziali perdite
future. Per far questo occorre ricordare che cio che conta
per la solvibilità, non è la Capitalizzazione di borsa ma il capitale
dellisituzione Finanziaria in analisi. Ad oggi il dato comunicato dalle banche è sempre
stato il rapporto tra il cosiddetto Core Tier 1 Capital (una misura estesa del
capitale di una banca) e il totale dei Risk Weighted Asset (ovvero il totale
degli asset pesati per il Rischio, pesati nel senso che agli asset piu
rischiosi viene attribuito un peso ponderale maggiore). Sebbene questo rapporto, noto con il nome di (Core)
Tier 1 ratio, sia quello previsto da Basilea I/II per valutare la solvibilità
di una banca, lattenzione del mercato si focalizza su un numero piu semplice
e allo stesso tempo piu diretto: il rapporto tra il capitale proprio della
banca dedotto il Goodwill (Tangible Common Equity) ed il totale degli asset a
cui viene sottratto il Goodwill (Tangible Equity). Con queste definizioni in mente, passiamo ad
esaminare le previsoni del FMI in merito alla solvibilità del sistema
bancario per le diverse macro aree economiche globali. I dati forniti dal rapporto del FMI necessitano di
alcuni commenti: A fine 2008, post perdite e ricapi-talizzazioni,
le banche presentavano una Leva estremamente piu elevata di quella media
per le banche americane (pari a 17 x) della metà degli anni 90 (ovvero prima
dellesplosione della cd bolla creditizia) Prima degli utili previsti per il biennio 2009
2010, il sistema bancario internazionale è sostanzialmente insolvente (e quindi
il sincronismo tra utili realizzati e perdite su crediti riconosciute è
esiziale
) Per mantenere il livello di capitale attuale, il
sistema bancario deve ricevere nel biennio in esame, ulteriori 450 miliardi di
USD di capitale Per riportare il livello della Leva bancaria a 25 x
(indicato come scenario base dal FMI, ovvero a 17 x (livello pre bolla
creditizia), saranno necessari, sempre secondo il FMI, rispettivamente 875
miliardi di USD ovvero 1'700 miliardi di USD (!!!!!!) Laltra strada, e mi preme sottolinearlo, per
ricondurre la Leva a livelli ragionevoli, è senza dubbio la riduzione
dellattivo delle banche. Tale processo avrebbe come conseguenze da un lato la
cessione di titoli (di debito, partecipatipativi e quantaltro) e dallaltro
una forte riduzione degli impieghi (che, come tutti sapete, sono parte
dellattivo delle banche) FMI (Aprile 09) Un breve commento Inutile dire che i dati e le stime fornite in
questo rapporto del FMI sono a dir poco preoccupanti. La reazione dei mercati finanziari nella giornata
della pubblicazione del rapporto è stata sorprendente, probabilmente aiutata
dalle dichiarazioni rassicuranti in merito allo stato di salute del sistema
bancario americano, fatte dal ministro del tesoro. Difficle dire, e non tento di farlo, se questi dati
avvranno nei prossimi giorni, settimane o mesi, un impatto piu o meno
rilevante sullandamento dei mercati (che è la domanda che tutti voi vi fate e
mi fate in questo momento). E certo che rispetto alle prime stime fatte sulle
perdite finanziarie legate alla crisi dei subprime il mondo e piu
preparato. Piu preparato sotto il profilo psicologico ed anche sotto quello
operativo, potendo contare su un numero di strumenti finanziari eccezionali,
tesi ad arginare il Default di uno o piu banche. Landamento dei mercati azionari mi smentirà, ma io
non riesco ad immaginare una ripresa economica in un contesto in cui le banche
hanno difficoltà a gestire i propri bilanci ed a trasmettere liquidità
nelleconomia. E reperire risorse per il loro corretto
funzionamento comprese tra 1,4 milioni di miliardi e 2,8 milioni di miliardi di
vecchie lire, mi sembra un challenge abbastanza ambizioso
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