Diversi lettori ci hanno scritto chiedendoci spiegazioni sul perché Telecom Italia sia scomparsa da alcuni giorni dalle nostre liste. I lettori si stupiscono del fatto che includessimo l'azienda ad 1,9 nella selezione e che il titolo sia scomparso a 1,4. Come ricordato diverse volte, le aziende che come nel caso di Telecom hanno presentato la loro bozza di bilancio ma non ancora i risultati definitivi che saranno comunicati in assemblea, vengono comunque escluse per il periodo che intercorre tra il consiglio di amministrazione e l'assemblea, di solito circa un mese, perché ci mancano alcuni dati per calcolare gli indici che compongono la formula, in particolare il denominatore dell'indice che calcola la redditività sul capitale investito. Come Telecom, sono anche "spariti" titoli che dalla nostra inclusione hanno guadagnato il 30% (tipo Salzgitter), perché anche in quel caso i dati definitivi di bilancio non sono ancora disponibili. Sull'andamento medio dei titoli su cui abbiamo scritto nella nostra sezione analisi rimandiamo all'articolo di Panorama Economy di Giovedi' 13 Marzo; ricordando, che questo è un metodo disegnato per funzionare sulla media, non sul singolo titolo. Su Telecom Italia in particolare, il mercato attribuisce in questo momento in modo isterico ed indiscriminato un Rischio di insolvenza a tutte le aziende indebitate, come in tutti i momenti di panico. Aziende come questa, con tutti i loro problemi passati (ed una buona gestione corrente), nel peggiore dei casi troveranno sempre un compratore. Dell'"ultimo miglio" (in gergo, la tecnologia che connette le reti di telefonia alle case degli utenti, di solito di proprietà degli ex monopolisti) ci sarà sempre bisogno, di una compagnia aerea di bandiera no. |