Alcune curiosità sul dato che ha tanto rinfrancato le borse stamattina. Il dato trimestrale, utilizzando il deflattore fornito dal governo ( che comunque sottostima il dato di Inflazione al consumo comunicato la scorsa settimana) è del 1,7%. Questo porta ila lettura annualizzata ad un livello molto più basso di quello comunicato, sotto il sette per cento. Se si utlizzasse un deflattore corretto, saremmo intorno al 6,5%. Il rallentamento nella produzione industriale, a + 8,9% è più che compensato da un boom, almeno così parrebbe degli investimenti in capitale fisso, +20% circa. Come questo sia possibile data la recente stretta creditizia voluta dal governo cinese è difficile da capire. La sensazione è che i dati siano ancora una volta addomesticati, anche se forse in termini di comunicazione sarebbe meglio inisistere sulla linea del nuovo leader, quella di un miglior ribilanciamento tra esportazioni e consumi interni (certo non favoriti da nuovo investimento in capitale fisso). L'unico mercato ad accorgersene è quello cinese, che rimane molto più cauto dei mercati europei alla riapertura di stamane. Crediamo che una seconda lettura dei dati porterà già nel pomeriggio ad una moderazione degli entusiasmi. |