Nonostante i deboli dati (spicca in positivo quello sul tasso di disoccupazione ma solo perchè sempre più gente smette di cercare), crediamo che il diciotto la Fed deciderà ora per un modesto rallentamento: sia per ragioni tecniche ( le nuove emissioni di titoli di stato sono inferiori a 45 miliardi) che per la qualità dei posti di lavoro che questa politica monetaria ha portato. Il dato sui nuovi occupati riflette soprattutto impieghi in settori sottopagati, segno crediamo evidente che molto denaro in mano a banche che non prestano sta portando ad una polarizzazione della società tra pochi ricchi e molti ex borghesi sempre più poveri. Il rallentamento dovrebbe arrivare quindi non perchè i dati migliorano ma perchè la politica monetaria ora peggiora le cose invece che migliorarle, soprattutto per i riflessi perniciosi sulle economie emergenti. |