16-10-2007

Politici e banche centrali o banche d'affari?

I banchieri centtrali sembrano non saper coordinare i rispettivi ruoli. Trichet ora si è accorto che l'euro a questo livello è un problema, ma invece che affrontarlo direttamente, cosa che potrebbe portare ad un abbassamento dei tassi in Europa o quantomeno ad un mantenimento a questo livello a patto però che gli Stati Uniti li rialzino, se la prende con il dollaro, dimenticando che l'euro è forte anche su franco svizzero, sterlina soprattutto yen. Stamattina tutti hanno gridato alla ripresa dell'Inflazione in Europa (+2,1, 1,8% escludendo energia e alimentari). Invece gli Stati Uniti dicono che la loro è contenuta perchè sebbene quella misurata come in Europa sia in deciso rialzo questo mese (più che in Europa), quella senza energia ed alimentari, la cosiddetta core inflation è contenuta.
E'chiaro che ognuno guarda al proprio interesse personale, perchè il rialzo dell'Inflazione è esattamente in quei settori, materie prime ed alimentari, dove sia europei che statunitensi sono importatori e dove la debolezza del dollaro non fa che aggravare il problema. Nessuno nota invece che manovrare i tassi di interesse al rialzo nulla può contro questo tipo di Inflazione perchè la domanda è quasi completamente anelastica (non è alzando i tassi in Europa che la gente mangi meno o vada meno in auto).
In compenso le banche centrali asiatiche usano le loro enormi riseve valutarie per mantenere basse le proprie divise. Lo fanno comprando dollari, il che evidentemente immette nuovo denaro sul mercato, che cercano di drenare immettendo obbligazioni nel sistema, contribuendo quindi al rialzamento dei tassi.
Nessuno nota il parallelo con la crisi valutaria di dieci anni fa nei paesi asiatici.
Il segretario del tesoro americano poi, ha ieri benedetto l'avvio di un megafondo tra le principali banche commerciali americane che reimpacchetta i crediti incagliati e li reimmette sul mercato (assomiglia molto a quello che faceva Parmalat prima del crack), evitando di affrontare il problema di quelli in scadenza che il mese prossimo diventerebbe drammatico. Il tutto dicendo però che si tratta di un iniziativa privata, difficile da credere visto che Paulson era sino a poco tempo fa numero uno di Goldman Sachs.
Il tutto con buona pace dei mercati.
C'è solo una soluzione armonica. Lasciare fallire le banche che devono fallire e alzare i tassi in Giappone e negli Stati Uniti. Ma tutto questo povocherebbe una caduta dei mercati. I politici preferiscono una peggiore caduta un po' più avanti, a patto che la colpa non venga addossata a loro.

Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *
 


Altri articoli da questa sezione

29-08-2022
Azienda che capitalizza meno del suo fatturato e ha una posizione finanziaria equilibrata
15-04-2019
Bpm colloca una obbligazione richiamabile ogni cinque anni con cedole semestrali delL'8,75%: le banche le emettono quando non riescono a fare aumenti di capitale
10-04-2019
Quando succede vi saranno meno euro in circolazione
08-04-2019
Qualcosa di profondamente irrazionale sta succedendo sui mercati obbligazionari e vedrà correzioni violente: questa la settimana forse decisiva per le sorti delle valute
04-04-2019
Secondo il Financial Time già forse a partire dalla prossima riunione del dieci, la BCE potrebbe annullare la tassa implicita che le banche pagano sui loro depositi presso l'istituto centrale. Poco meno di duecento miliardi di euro già depositati dal sistema bancario, che potrebbero aumentare con questa idea. La carenza di euro in circolazione aumenterebbe molto e dovrebbe senza indugio spingere l'euro al rialzo e scoraggiare le grandi fusioni bancarie