18-05-2011

Portafogli obbligazionari: i rischi e le opportunità

La gestione del portafoglio obbligazionario, nei primi 5 mesi del 2011, ha dovuto tenere conto di due maggiori rischi: la Grecia in Europa e l’Inflazione in tutte le principali aree geografiche.
I nostri portafogli modello, che abbiamo proposto in esclusiva ai sottoscrittori del servizio di consulenza, sono stati costruiti proprio in una logica di preservazione del patrimonio dai rischi finanziari e da questi due rischi in particolare. Fino ad oggi, come documentato nella nostra più recente newsletter dedicata al portafoglio obbligazionario, hanno superato la prova.

Che cosa è cambiato nelle ultime settimane?
  1. Il Rischio Inflazione, almeno in parte, è rientrato per effetto della discesa dei prezzi di alcune materie prime da un lato, e del calo dei tassi di crescita attesi per il 2011, dall’altro;
  2. Il Rischio Grecia si è allargato, come conseguenza del fatto che il dibattito pro o contro la ristrutturazione si protrae ormai da due mesi senza che se ne veda lo sbocco. Ancora ieri, i “soliti noti” della BCE (Stark e Bini Smaghi) hanno replicato pubblicamente a Juncker, che aveva parlato il giorno prima.  Fa sensazione  che la BCE, che in origine era l’arbitro, si comporti oggi come uno dei giocatori in campo, e giochi con animo combattente.. Fa effetto anche osservare che a nessuna delle parti in causa sembri importare il grado di sacrificio cui sono sottoposti i cittadini greci sulla base di piani di austerita' inarrivabili.
Il Rischio Grecia, tuttavia, almeno fino ad oggi non si vede nei prezzi delle obbligazioni: i differenziali di Grecia e Irlanda sono ai massimi, è vero, ma in termini di flussi sui mercati non si muove nulla. E’ interessante analizzare il perché.
Rispetto ad un anno fa, l’atteggiamento delle grandi banche di investimento  si è totalmente capovolto.  Solo un anno fa avevano cavalcato, con grande aggressività, le paure degli investitori in corrispondenza della prima crisi greca, oggi mandano in giro carta dai toni molto rassicuranti. Invece di spingere sul tema della paura (a titolo di esempio si potrebbe scrivere una nota dal titolo “Autorità divise, la soluzione non si trova” e suggerire di liquidare le posizioni per reagire alla crescente incertezza) le banche scrivono, più o meno che “tutto si risolverà per il meglio”.

La ragione è facile da intuire: le banche commerciali del Continente debbono emettere, nel 2011, 1700 miliardi di obbligazioni per rifinanziare emissioni in scadenza. A questo si aggiunge la necessità di emettere anche sul mercato azionario, per rientrare nei ratio di capitale imposti da Basilea.
E’ una enorme torta di commissioni da spartire, che tuttavia per essere effettivamente suddivisa necessita di mercati che tengano: con mercati in discesa, la dimensione della torta si ridurrebbe in misura significativa.
Ecco allora il perché dei messaggi rassicuranti. Confermiamo al contrario di questa opinione prevalente anche a metà maggio le tre linee guida con le quali abbiamo composto in novembre i nostri portafogli modello obbligazionari, linee-guida che ripetiamo qui in sintesi:
  1. Nella composizione dei portafogli evitiamo i titoli di Stato, con l’eccezione di alcuni (Germania, Regno Unito, Paesi emergenti ricchi di materie prime) perché riteniamo che il quadro, nei prossimi mesi, riserverà sorprese negative.
  2. Abbiamo ipotizzato di assumere Rischio valutario, privilegiando la sterlina, il dollaro canadese (vedi una recente nota in questa sezione), le valute dei Paesi che sono ricchi di materie prime, e sopra 1,3500 contro euro il dollaro USA (per le ragioni dettagliate di recente nella sezione FX)
  3. Abbiamo scelto titoli corporate emessi da primarie aziende di vari settori, aziende di cui seguiamo la realtà ed i bilanci perché sono state selezionate nelle nostre Liste titoli.
Investendo in questo modo, e' possibile ottenere quanto meno il risultato di proteggere in modo efficace la parte di patrimonio investita in obbligazioni ed anche cogliere qualche opportunità di profitto attraverso le valute, senza correre rischi incontrollabil.
L’aggiornamento sulle performance dei portafogli ed eventuali modifiche verranno comunicati ai sottoscrittori del servizio a fine mese, nel nuovo Bollettino obbligazionario.

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