25-05-2005

Prestito personale: la cessione del quinto dello stipendio

I dipendenti Statali, Parastatali, degli Enti Locali e delle grandi aziende, titolari di uno stipendio fisso e continuativo, hanno la possibilità di ottenere un finanziamento la cui restituzione si effettua con trattenuta diretta sulla retribuzione. Tale trattenuta non può, per legge, superare la 5^ parte degli emolumenti mensili.

Da qui la denominazione "Cessione del Quinto dello Stipendio".

Lo Stato è intervenuto con il DPR 180 del 5/1/50 e con il successivo regolamento di attuazione DPR 895 del 28/7/50 per disciplinare la materia.

Fra i dipendenti statali che possono contrarre la Cessione ci sono anche tutti i dipendenti delle Forze Armate: Aereonautica, Marina Militare, Esercito, Pubblica Sicurezza, Carabinieri.

I dipendenti PARASTATALI,degli ENTI LOCALI e delle AZIENDE con CAPITALE PUBBLICO che possono contrarre la Cessione dipendono da: Aziende Ospedaliere, Comuni, Regioni, Provincie, Aziende Municipalizzate, Aziende Gas, Acqua, Nettezza Urbana, Aziende Trasporti Pubblici, Poste Italiane Spa, Ferrovie Spa, Telecom Italia, Enel, Case di Cura, Consorzi, Istituti di Credito di Diritto Pubblico, Opere Pie, Ferrovie a Concessione Governativa.

I dipendenti PRIVATI che possono contrarre la Cessione dipendono da Aziende Spa e Srl che abbiano almeno 250 milioni di Capitale sociale e almeno 30 dipendenti.

Le principali caratteristiche del finanziamento ottenuto cedendo una quota del proprio stipendio sono le seguenti:

  • Il dipendente deve essere assunto stabilmente, di ruolo o con contratto a tempo indeterminato. Sono esclusi i dipendenti con nomine temporanee.
  • La rata mensile non può superare la 5^ parte della retribuzione.
  • Il prestito può essere rimborsato in un periodo che va da 2 a 10 anni.

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