I disastrosi dati sulla fiducia dei consumatori in Germania e Francia diffusi stamane, testimoniano quanto sia dannosa la politica di immobilismo della Banca Centrale Europea. Nei giorni scorsi Trichet ha affermato che l'Europa avrà un cattivo terzo trimestre ma poi si riprenderà. Riteniamo invece che i danni provocati dalla politica monetaria si ripercuoteranno sulle aziende europee per anni a venire. In questo contesto è necessario a nostro parere puntare su aziende europee che possano via via contare su una quota del fatturato sempre maggiore fuori dall'Europa. Puma è stata acquistata da PPR, uno dei marchi del lusso francesi proprietari tra l'altro di Gucci ed ha tenuto bene nel primo trimestre dell'anno. Il fatturato è cresciuto, seppure di un 3% mentre l'utile è sceso del 7%, a causa del tasso di cambio. Lo sforzo commerciale in preparazione delle Olimpiadi è notevole. L'azienda vende ad un modesto multiplo di dodici volte gli utili. Il titolo ha subito nei giorni scorsi una serie di raccomandazioni negative da parte degli analisti, la cui indipendenza di giudizio (il conflitto tra attività di intermediazione e di gestione dei denari della banca è oramai endemico) è sempre più difficile da sostenere. Risultati per il secondo semestre il sette agosto. Se i segni di apparente ripresa del dollaro dovessero confermarsi questa è una delle aziende che se ne avvantaggerà in modo cospicuo. |