17-05-2013

Quantitative Easing, Verso la Fine

ieri mattina tutta la stampa specializzata ha gridato al miracolo giapponese, con un +3,5% annualizzato di crecita di Pil. Quello che in pochi hanno detto è che si tratta di un dato corretto per tenere conto della deflazione, circa l'1,4%. Al netto di questa correzione il Pil sarebbe diminuito ma la propaganda vuole che la farsa continui. Ieri sera però arrivano dichiarazioni del Fondo Monetario sulle potenziali perdite che per l'uscita da tali tipi di programmi avrebbero  le banche centrali, pesanti, ma non per le economie. Un certo atteggiamento defilato di Bernanke, che oramai cancella diverse apparizioni sembra confermarlo. Che le misure non servano a nulla è dimostrato dalla ridda di dati economici diffusi ieri negli Stati Uniti: ancora una volta sono le riforme strutturali, non denaro regalato alle banche quelle che fanno ripartire i sistemi. Di esse vi è poca evidenza. Crediamo quindi che il rafforzamento del dollaro non sia finito e che anche i Giapponesi dovranno dare segni di maggiore moderazione perchè l'ipotesi che siano solo gli Americani a interrompere le misure spedirebbe lo yen ancora più in basso. Con conseguenze pesanti per l'economia giapponese, che con la svalutazione dello yen sta creando deflazione, non Inflazione (a causa del maggior costo energetico espresso in yen).

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