Versione per stampa |
16-12-2017
Riforma Fiscale Americana, Ora E' Proprio il Secolo Cinese
La politica non cessa mai di stupire, ora la versione condivisa dalle due camere esce per l'appoggio dell'ultimo minuto di Rubio, che ottiene in cambio maggiori sgravi per la famiglia, un po' di voti dai suoi elettori di etnia latino-americana che in campagna elettorale aveva apparentemente difeso da Trump. Molti politici americani diventeranno ora inamovibili, per il sostegno che questa riforma riceve dai grandi potentati e con la caduta della cosiddetta "net neutrality" i messaggi veicolati attraverso i social network diventeranno sempre meno neutri. Molto difficile che anche ammettendo che alle elezioni di metà mandato i Democratici riconquistino una delle due camere questa riforma possa essere modificata nel breve. Una azienda che fosse convinta a tornare a produrre in America vorrebbe certamente rassicurazioni di lungo periodo sul fatto che questi benefici non vengano ribaltati a breve. Quasi in contemporanea, Trump accuserà la Cina di "aggressione economica" https://www.ft.com/content/1801d4f4-e201-11e7-8f9f-de1c2175f5ce a difendere il carattere autarchico della riforma. La Cina controlla già oggi larga parte delle materie prime del futuro e dai Cinesi un'economia americana sempre più provinciale dovrà passare se vuole ricostruire la propria industria domestica. L'Europa ha due anni davanti dove o si bonifica pesantemente il sistema finanziario o continueremo a vedere borse anemiche. Come scrivevamo in settimana riteniamo che dopo il palese scontro tra Banca d'Italia, Consob e governo, assisteremo ad analoghi teatrini in Europa, in prevalenza tra il futuro governo tedesco e la BCE. |