Nell'ipotetico acquisto dei crediti in sofferenza di Monte Paschi vi sono da risolvere le tre contraddizioni di quello che Padoan definisce un intervento precauzionale, di mercato e con garanzia dello stato. Di precauzionale non vi è proprio niente si tratta di un intervento di emergenza: nessuno cercherebbe di forzare le regole UE per un intervento precauzionale. Che la operazione avvenga a mercato ovvero con un operatore indipendente è impossibile. Oltre a CdP e la SGA che già ha assorbito tanto denaro dei contribuenti e comunque è posseduta dal Tesoro è difficle immaginare come farla passare per una operazione di mercato, se non coinvolgendo fondi e casse . A quel punto la operazione sarebbe formalmente di mercato e probabilmente eseguibile a prezzi di fantasia, vicino a quelli di libro della banca: anche se nessuno dei sottoscrittori a questi veicoli sarebbe probabilmente d'accordo se mai consultati. Sulla garanzia dello stato, cosa si inventi la UE per non farla sembrare aiuto di stato è difficile immaginarlo. Una volta effettuato questo salvataggio rimarrebbero comunque ancora 190 miliardi di sofferenze che il mercato percepirà valgano ancora meno: altri soldi dal"mercato" poi non ne potranno arrivare. E' una storia un po' complicata, ma è una storia sbagliata. |