E'successo, gruppi pieni di cassa come la farmaceutica Sanofi riescono a farsi pagare per piazzare debiti sul mercato. Chi sottoscrive queste emissioni è sicuro dall'inizio di perdere dei soldi per farlo. Siccome però la liquidità detenuta presso la Bce che le banche ricevono sconta tassi ancora più negativi è presumibile, anche se demenziale, che siano proprio le banche a sottoscrivere copiosamente queste emissioni. Eppure alle aziende arriva solo lo 0,5% della liquidità: sarebbe dunque più logico che Henkel e Sanofi ricevessero un prestto dal sistema bancario a tassi magari bassi ma positivi. Sono proprio le banche che avendo fatto lobby per anni sui programmi di quantitative easing, dopotutto sono gli azionisti di controllo delle banche centrali, si trovano ora nella situazione di pagare qualcuno per imprestargli dei soldi: evidentemente con il quantitative easing "alla Draghi" i loro bilanci non possono che peggiorare, anche se è proprio per loro che questi programmi sono stati varati. |